Recentemente il Consiglio di Stato ha esaminato il caso di una sanzione disciplinare irrogata ad un militare effettivo ad un istituto di formazione a cui il Comandante ha irrogato una “Consegna di Rigore”.
Il militare in esame è un allievo dell’Accademia dell’Aeronautica Militare, che durante l’incontro tra allievi e familiari, si è recato con la propria fidanzata in sala convegno ufficiali, luogo precluso agli allievi, entrando poi con la stessa nei servizi igienici riservati alle donne. Tale comportamento è stato sanzionato e il provvedimento disciplinare ha causato l’allentamento del militare dall’istituto di formazione.
Il Consiglio di Stato determina che la valutazione in ordine alla gravità dei fatti addebitati, in relazione all’applicazione di una sanzione disciplinare, costituisce espressione di discrezionalità amministrativa, non sindacabile in via generale dal giudice della legittimità, salvo che per violazione delle norme procedurali o in alcune ipotesi limite di eccesso di potere, sotto il profilo dell’abnormità e del travisamento dei fatti. Quanto sopra lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 11 aprile 2019, n. 2371.
Scarica in pdf la sentenza della Consiglio di Stato, sez. IV, n. 2371 del 11 aprile 2019: sentenza Consigli di Stato n. 2731 del 2019