La questione del mantenimento dei figli maggiorenni è un tema delicato e spesso fonte di controversie legali. Recentemente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3329/2025, ha ribadito un principio fondamentale: l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento non può essere eluso offrendo ospitalità al figlio nella propria abitazione.
Cosa dice la Cassazione
Secondo la Suprema Corte, la decisione di accogliere e mantenere il figlio in casa non può essere considerata una modalità alternativa per adempiere all’obbligazione di mantenimento. Questo significa che, anche se un genitore offre vitto e alloggio al figlio maggiorenne, ciò non lo esonera dal versare l’assegno stabilito dal giudice. Nel caso specifico, la Cassazione si è espressa in merito a un caso in cui un genitore sosteneva che l’accoglienza del figlio nella propria abitazione fosse sufficiente a soddisfare l’obbligo di mantenimento. Tuttavia, la Corte ha chiarito che l’obbligo economico e l’obbligo di ospitalità sono due aspetti distinti e non sovrapponibili.
Questa sentenza è importante perché chiarisce che i genitori non possono sottrarsi all’obbligo di mantenimento offrendo semplicemente ospitalità al figlio maggiorenne. L’assegno di mantenimento è destinato a coprire le spese necessarie per il sostentamento del figlio, come ad esempio le spese per l’istruzione, la salute e il tempo libero. I figli maggiorenni che non sono economicamente indipendenti hanno il diritto di ricevere un sostegno economico dai propri genitori. Questo diritto non viene meno se il genitore offre loro ospitalità nella propria abitazione.
Se vuoi scaricare l’Ordinanza della Corte di Cassazione n. 3329/2025 premi il seguente link: Ordinanza n. 3329 del 2025 Corte di Cassazione
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