20 Marzo 2017

Cassazione: è responsabile il conducente se il passeggero non indossa le cinture di sicurezza

Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza ed, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa della marcia. Ciò a prescindere dall’obbligo e dalla sanzione a carico di chi deve fare uso della detta cintura. Pertanto è priva di qualsiasi pregio l’asserzione relativa alla pretesa impossibilità o difficoltà del conducente di constatare, in ragione del […]
1 Novembre 2016

SINISTRO AUTOSTRADALE: il coniuge trasportato comproprietario del veicolo ha diritto al risarcimento del danno

L’assicuratore del vettore è tenuto a risarcire i danni alla persona patiti dal coniuge dell’assicurato trasportato sul mezzo e comproprietario del veicolo, in virtù della prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale, anche se il sinistro si sia verificato anteriormente alla legge con la quale l’Italia ha dato tardiva attuazione alla direttiva CEE  (l. n. 142 del 1992). Devono considerarsi coperti dall’assicurazione obbligatoria anche í danni sofferti dal coniuge, trasportato sulla vettura assicurata, comproprietario del veicolo in regime di comunione […]
21 Settembre 2016

INSIDIE STRADALI e SINISTRO AUTOSTRADALE: onore della prova e responsabilità del Comune

La pericolosità della cosa inerte è indizio dal quale risalire, ex art. 2727 c.c., alla prova del nesso di causa. Se una cosa inerte non è pericolosa, ciò può bastare per affermare che manchi il nesso di causa tra la cosa e il danno. Ma quando il nesso di causa tra cosa e danno è positivamente accertato, non è più necessario stabilire se la cosa stessa fosse pericolosa o meno. La non pericolosità d’una cosa inerte infatti può escludere il […]
30 Marzo 2016

SINISTRI STRADALI: vanno rimborsati anche le spese della fase stragiudiziaria.

In materia di risarcimento diretto dei danni relativi alla circolazione stradale, l’art. 9, comma 2, del d.P.R. n. 254/2006 (emanato in attuazione dell’art. 150 del d. lgs. n. 209/2005) deve essere interpretato nell’ottica che sono dovute le spese connesse all’attività di assistenza legale del professionista, sostenute dalla vittima, quando il sinistro presenta particolari problemi giuridici, ovvero quando essa non abbia ricevuto la dovuta assistenza tecnica e informativa dal proprio assicuratore. Pertanto, in quest’ottica, sono risarcibili le spese legali della fase […]
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